casa ezio marchi, Toscana
#Restauro, consolidamento e riqualificazione energetica di un casale in Toscana.
Il progetto riguarda un antico casale localizzato in Val di Chiana. L’edificio interessato è parte di un insieme edilizio il cui nucleo centrale, di origine medievale, si eleva con muri in terra cruda per due piani fuori terra. Attorno al nucleo centrale vari ampliamenti in muratura, già registrati nell’Ottocento, hanno modificato perimetro e volumi.
Fino a pochi decenni fa, con la conduzione agricola del fondo, al piano terra erano attive le stalle per le vacche chianine, due cisterne interrate per il grano e vari locali agricoli accessori. L’abitazione era al primo piano, raggiungibile da un’ampia scala tradizionale in travertino con soffitto a botte, dalla quale si accedeva alla cucina, caratterizzata da un grande camino. Attorno a essa le camere da letto e, dagli anni Sessanta, un bagno. Un secondo alloggio per i contadini trovava posto al primo piano, in corrispondenza dell’angolo ovest dell’edificio.
Negli anni Sessanta un ammodernamento ha demolito quasi tutte le volte in mattoni nella porzione originaria in terra cruda e i solai in legno ottocenteschi, sostituendoli con solai in travetti di cemento e pavimento in marmette. Di quest’epoca sono anche tutte le coperture.
L’attuale intervento di restauro ha compreso un importante consolidamento sismico e la riqualificazione energetica di tutto il fabbricato. Eseguito con i criteri della bioedilizia, come è nella prassi dell’approccio al progetto dello studio Architeco architettura ecologica, ha posto particolare attenzione al mantenimento delle murature in terra cruda. L’utilizzo dei bonus fiscali ci ha portati a realizzare le sottofondazioni delle murature esistenti, un vespaio areato e un solaio isolato al piano terra.
Oggi la casa è in classe energetica A, con sistema di climatizzazione a pompa di calore alimentata con energie solari, termica e fotovoltaica; l’impianto radiante a pavimento è ricoperto di cotto toscano artigianale. Il volume nell’angolo ovest, consolidato sismicamente anche con intonaco armato, è stato isolato con cappotto in canapa. Le murature perimetrali del corpo principale della casa al piano terra hanno un #termointonaco a grosso spessore in #calcecanapulo. Alcuni muri in terra cruda sono rimasti a vista, altri dipinti a calce; quelli già insacchettati nella muratura, dopo un adeguato lavoro di cuci-scuci, intonacati a calce. Si è mantenuta a vista la parete in pisé fiancheggiante la scala che scende alla cantina, reputata da qualcuno di fattura longobarda.
La casa è stata oggetto di una tesi di laurea, nell’A.A. 2020-2021, sul tema Costruzioni in terra cruda in Valdichiana: il problema della caratterizzazione meccanica dei materiali (studentessa Marina Di Ienno, relatrice prof.ssa Giovanna Ranocchiai e correlatore Prof. Mario Fagone), che ha analizzato la resistenza alla compressione della terra cruda.